Progetto Spiga

Progetto Spiga

La mamma mi ha raccontato che prima di tutto i bambini nascono da un desiderio.  Mi ha detto anche che, per fare un bambino, sia l’uomo che la donna donano qualcosa di sé.

(da “Cicogne Cavoli Provette”, di B. Baldi)

 

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Progetto infertilità spiga

Essere genitori è un desiderio che nasce prima di ogni cosa dalla progettualità condivisa della coppia e dal sogno di genitorialità. Ci si trasforma in genitori non nel momento della nascita del figlio atteso, bensì a partire dalla ricerca stessa della genitorialità.   Progettare di modificare la propria diade in una triade, include non solo aspetti di riorganizzazione di spazi fisici, ma anche di spazi psicologici ed emotivi, sia a livello personale, sia a livello di coppia. Quando però questo desiderio incontra un ostacolo come una diagnosi di infertilità (maschile, femminile o sine causa), si realizza all’interno della coppia uno scompenso profondo.   I partner possono trovarsi di fronte ad un evento traumatico, inatteso e imprevisto che in poco tempo distrugge il progetto condiviso di genitorialità. Le emozioni che potrebbero nascere da questo evento così shoccante per le persone coinvolte comprendono anche diversi aspetti della vita quotidiana e delle aspettative sociali e familiari della coppia. Si può assistere a differenti reazioni da parte dei partner, che se non si concedono reciprocamente del tempo per l’elaborazione del lutto, lutto della propria fertilità e della propria generatività, rischiano di inciampare in fraintendimenti, creando distanze dove invece ci sarebbe bisogno di accoglienza, vicinanza e sostegno reciproco.   La diagnosi di infertilità è in molti casi vissuta come un vero e proprio evento traumatico che coinvolge differenti livelli di vita: il livello individuale della persona, il livello di coppia e il livello sociale. A livello individuale, per ogni uomo e per ogni donna la consapevolezza della propria capacità riproduttiva è un elemento fondante l’immagine di sé. La diagnosi d’infertilità, per entrambi i sessi, rappresenta una ferita alla dimensione soggettiva individuale: la donna si sente privata di una parte del suo “essere donna” e dare la vita, l’uomo sente venir meno la propria virilità. Entrambi possono trovarsi ad affrontare una rivalutazione della propria immagine corporea e della relazione con il proprio Sé. A livello di coppia una delle dimensioni più spesso colpite è quella della sessualità; la vita sessuale molto spesso viene macchiata dalla diagnosi d’infertilità, privandola della generatività dell’atto stesso. La sessualità perde i ritmi dettati dal desiderio di unione dei partner e la soddisfazione sessuale potrebbe perdere la sua connotazione di ricerca del piacere con l’altro, fino a una riduzione importante della libido, portando la coppia talvolta a problematiche sessuali. A livello sociale la coppia potrebbe sentirsi “diversa”, con vissuti di vergogna, inadeguatezza e l’impossibilità di un lascito generazionale rispetto al tema della propria naturale mortalità. Inoltre, di frequente percepisce un senso di fallimento anche rispetto alle attese della famiglia allargata, in particolare dei propri genitori, spesso chiudendosi all’interno della coppia ed escludendo il mondo esterno, in particolare evitando quelle situazioni sociali che potrebbero ricordare la propria condizione. L’importanza del supporto psicologico nei casi di infertilità e PMA è da individuarsi nella possibilità di fornire alla coppia e al singolo uno spazio nel quale abbia l’occasione di integrare aspetti psicologici all’esperienza corporea, i quali sono strettamente connessi tra loro, unito all’importanza di una prevenzione rispetto a possibili situazioni rischiose che nel tempo, se non adeguatamente trattate, potrebbero danneggiare fortemente l’unità e la qualità del legame di coppia. L’intervento psicologico deve avere come obiettivo da una parte la prevenzione di tali situazioni e dove si riscontrano dei rischi concreti di deterioramento del legame, l’intervento per promuovere la scoperta, l’acquisizione e il consolidamento delle abilità di coppia necessarie per far fronte alle difficoltà. Lo psicologo ha il dovere di analizzare tutte le potenziali situazioni rischiose e di proporre interventi mirati e personalizzati, finalizzati alla costruzione di strategie efficaci. In particolare, il supporto psicologico diventa funzionale per:

  • Promuovere un atteggiamento mentale più realistico per affrontare il trattamento;
  • Riconoscere e accogliere il problema d’infertilità;
  • Trovare uno spazio accogliente e adeguato in cui parlare liberamente della propria condizione d’infertilità;
  • Riconoscere e accettare le emozioni positive e negative connesse alla propria condizione inattesa;
  • Gestire in modo efficace, potenziando le strategie di coping, le emozioni e i momenti faticosi;
  • Scoprire e riattivare le risorse individuali e di coppia;
  • Ricominciare a comunicare all’interno della coppia in modo più efficace rispettando le reciproche tempistiche di elaborazione dei diversi vissuti;
  • Preservare e promuovere la qualità della relazione coniugale e la qualità della vita sessuale di coppia.

Inoltre, un tema dibattuto attualmente all’interno della comunità scientifica riguarda come lo stato mentale con cui il singolo e la coppia affronta il percorso condizioni molto anche i risultati che possono essere raggiunti dalla coppia stessa nella risoluzione e nell’individuazione di soluzioni al proprio problema d’infertilità. In Europa, l’infertilità coinvolge circa il 15-20% delle coppie. Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute, in Italia una coppia su cinque ha difficoltà a procreare per vie naturali (il doppio rispetto a 20 anni fa) e circa il 30% delle coppie ha problemi d’infertilità (in linea con gli altri paesi industrializzati). In conclusione, è indispensabile offrire all’individuo e alle coppie la possibilità di ottenere un accompagnamento psicologico in tutte le fasi del percorso di PMA, poiché il cammino che si prospetta è faticoso e non assicura come meta finale la risoluzione del problema d’infertilità, ma dona sicuramente la speranza del raggiungimento di un desiderio grande, come può essere quello di un figlio e dell’essere genitori.

Dottoressa Martina Larini, Psicologa e Psicoterapeuta in training