Questo articolo è tratto dalla serata del 6 giugno 2017 tenuta dalla Dott.ssa Silvia Pagani sul tema del “Mal d’amore” , all’interno del ciclo di incontri gratuiti con la psicologia “I martedì del Polo”, organizzati dal Polo Saronnese di Psicologia.
E’ possibile recuperare un rapporto in crisi di coppia?
La risposta, in certi casi, è sì e la crisi di coppia rappresenta l’opportunità di recupero.
Qualunque relazione d’amore attraversa dei momenti di difficoltà e malessere. A volte la sofferenza può essere molto forte e l’unica soluzione a litigi, incomprensioni, distanze fisiche ed emotive, sembra essere la separazione dal partner.
Tuttavia, per i partner il cui il sentimento d’amore non è del tutto sfumato, la crisi di coppia può diventare un evento di svolta in positivo: essa segnala la necessità di mettere in discussione ciò che è stato fino ad ora e avviare una fase di riflessione per comprendere le criticità e ricostruire per dare nuova vita al rapporto. Il malessere costringe a fare i conti con la percezione di “normalità” con cui si è vissuto il rapporto, per analizzare le dinamiche della relazione attuali e pregresse: si può prendere così consapevolezza che la crisi non è nata dal nulla ma è scaturita da elementi di disagio che magari fino a questo momento sono stati trascurati e non affrontati.
La crisi della relazione è quindi interpretabile come un processo evolutivo e di maturazione, segnale che qualcosa non sta funzionando nella situazione attuale ed è necessario un cambiamento.
Guardando alla crisi come opportunità per rimanere coppia, accettando di fare lo sforzo necessario per modificare ciò che non funziona, è possibile descrivere le 3 fasi del cambiamento a fronte della crisi, attraversate le quali è possibile ristabilire un nuovo equilibrio:
Fase 1: “Saper lasciare andare ciò che è stato”: in questa fase bisogna riuscire ad abbandonare abitudini, comportamenti e atteggiamenti che risultavano nocivi per il benessere di coppia;
Fase 2: “Attesa”: è un fisiologico momento di passaggio prima di accogliere il nuovo equilibrio di coppia. E’ un momento difficile perchè comporta lo sforzo di mantenere i nuovi cambiamenti che non sono ancora diventati un’abitudine, con il rischio di voler tornare alle precedenti condotte;
Fase 3: “Accoglienza del nuovo equilibrio”: a questo punto si può dire ristabilito un nuovo benessere, fondato su abitudini, comportamenti e valori differenti dai precedenti.
Portare la crisi di coppia in terapia
Qualora i partner avessero difficoltà a capire la crisi, ad affrontarla e ad avviare il cambiamento, possono rivolgersi ad uno psicoterapeuta adeguatamente formato per sostenere la coppia portando alla luce le dinamiche disfunzionali della relazione e le risorse. Il terapeuta inoltre può aiutare la coppia a prendere contatto con gli aspetti affettivi e sentimentali che sono la base per reinvestire nella relazione e rilanciare il rapporto.
Vedi anche: https://www.psicologosaronno.com/psicologia/conflittualita-di-coppia/