Autismo cosa fare? Disturbi dello Spettro Autistico: Intervenire dopo la diagnosi

Autismo cosa fare? Disturbi dello Spettro Autistico: Intervenire dopo la diagnosi

Quando un genitore riceve una diagnosi di disturbo dello spettro autistico viene immediatamente catapultato in un mondo sconosciuto e complesso fatto di proposte d’intervento e di trattamento.

Molte sono le parole e le sigle che, navigando in internet, si possono incontrare e molte le figure professionali che ruotano attorno a questa diagnosi.

Nel “Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti” documento redatto dall’Istituto Superiore della Sanità nell’Ottobre del 2011 vengono esposti gli studi effettuati per ogni tipo di trattamento proposto e classificati in termini di efficacia.

La tabella di seguito riportata ne è un valido riassunto:

tabella cosa fare dopo la diagnosi di autismo

Nelle Linee Guida per l’autismo, l’ Analisa del Comportamento Applicata, ABA, viene considerata la più efficace nel migliorare le abilità intellettive, il linguaggio e i comportamenti adattivi.

Tutte le forme di trattamento comportamentale derivano dall’analisi sperimentale del comportamento, ovvero dalla scienza deputata alla comprensione delle leggi che regolano l’influenza dell’ambiente sul comportamento.

L’ABA prevede l’insegnamento sistematico di piccole unità misurabili di comportamento. I compiti da apprendere, individuati sulla base del profilo di sviluppo, delle scelte e delle preferenze individuali, vengono suddivisi in piccole tappe, ognuna delle quali viene insegnata in sessioni d’insegnamento ripetute e ravvicinate, inizialmente in rapporto 1:1, secondo specifiche consegne (Stimoli discriminanti). Lo studente viene guidato a dare risposte semplici, sistematicamente incorporate in repertori di risposte appropriata all’età (apprendimento senza errori) attraverso suggerimenti (prompting) e conseguenze che funzionano efficacemente da rinforzo. Viene anche insegnato ad apprendere dall’ambiente naturale attraverso procedure d’insegnamento incidentale sulle competenze acquisite.

Le procedure d’insegnamento dell’ABA prevedono la predisposizione di una struttura e l’uso di tecniche sistematiche d’insegnamento per creare un ambiente favorevole all’apprendimento. I compiti vengono presentati in modo comprensibile, frammentandoli nelle loro componenti e limitando i fattori estranei alla situazione di apprendimento che rendono difficile al bambino con autismo apprendere nuove competenze. (da M. Powers, Teaching Strategies for Children andAdults With Autism Adattato da Powers & Harris, 1999)

Nell’ABA-VB viene data molta importanza al Verbal Behavior (Comportamento Verbale), che viene mediato attraverso il comportamento di un’altra persona, declinato in tutti i suoi operanti verbali:

Mand: richiesta (lo dici perché lo vuoi).
Tact: etichetta (lo dici perché lo vedi, lo senti, lo odori lo gusti o perché provi qualcosa).
Intraverbal (Intraverbale): conversazione, rispondere a domande, rispondere quando qualcuno parla (lo dici perché qualcuno ti fa una domanda o fa un commento).
Echoic (Ecoico): ripetere ciò che qualcuno dice (lo dici perché qualcuno lo ha detto).
Listener Responding/Receptive (Rispondere all’ascoltatore/Ricettivo): eseguire un comando (fai qualcosa perché qualcuno ti chiede di farlo).

Ogni intervento progettato ed implementato deve essere precoce, intensivo ed individualizzato e deve coinvolgere il bambino a 360°. Nel progetto educativo devono essere coinvolti tutti i soggetti e gli ambienti che ruotano attorno al soggetto. Non è possibile pensare di ottenere dei risultati senza la partecipazione della famiglia e della scuola.

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